

Predator Lethal Zones

Premessa. Sviluppate e
perfezionate con la preziosa collaborazione di alcuni top players (tra cui Van
Persie, Xavi e Di Maria), le Predator Lethal Zones rappresentano il prodotto
piu’ innovativo mai realizzato dall’Adidas nel settore delle scarpe da calcio.
Questi nuovi scarpini dal look alquanto eccentrico, presentano, infatti, una
tomaia a dir poco rivoluzionaria, che e' realizzata con un materiale sintetico
esclusivo (l'HybridTouch) e soprattutto, e' dotata di 5 aree differenziate, ognuna progettata per una
funzionalita’ ben specifica: una per i dribbling, una per il controllo al volo, una per
i lanci lunghi, una per i passaggi corti e una per i tiri ad effetto. Contrariamente a tutti i precedenti modelli
della gamma Predator, quindi, la funzionalita’ principale di questi nuovi scarpini
non è l’incremento della potenza, bensi’ il controllo totale sul pallone in
qualsiasi situazione di gioco. Da qui, appunto, la dicitura Lethal Zones (zone letali) adottata dall’Adidas
per nominare questo scarpino. Le Adidas Predator Lethal Zones, inoltre, sono le
prime scarpe da calcio della gamma Predator ad essere compatibili col miCoach,
il rivoluzionario sensore collocabile all’interno della suola, in grado
di registrare tutte le informazioni piu’ importanti delle proprie performance in
campo.
Tomaia. Come gia’ anticipato in
premessa, la tomaia delle Predator LZ rappresenta qualcosa di
veramente innovativo. Per sua la realizzazione, infatti, l’Adidas ha ideato e
sviluppato un nuovo eccezionale materiale: l’HybridTouch, una speciale pelle
sintetica caratterizzata da una morbidezza davvero sorprendente (simile a
quella delle vere pelli naturali). A detta dell’Adidas, questa nuova tipologia
di pelle, assorbe 4 volte in meno l’acqua generalmente assorbita dalle pelli
naturali e pesa anche il 40% in meno. Il peso dello scarpino, non a caso, è di
soli 227 grammi. Osservando da vicino la tomaia di queste nuove scarpe
Predator, pero', cio’ che attira piu’ l’attenzione é, indubbiamente, la presenza delle cosiddette Lethal Zones (le zone letali), da cui
lo scarpino prende il nome. Sostanzialmente si tratta di 4 aree ruvide in gomma
superleggera + 1 in “memory foam”
collocata nell’interno piede. Ognuna di queste aree ha una funzionalita’ben
specifica:
Dribble Zone: è quella collocata sull’esterno della scarpa e serve a far restare "incollato" il pallone al piede in occasione dei dribbling verso l’esterno. Risulta utile quando si punta un'avversario e lo si vuole scartare in velocita' (magari con un doppio-passo), o per controllare il pallone al volo, con l'esterno piede.
Sweet Zone: è quella collocata sulla parte
anteriore-interna della scarpa e serve ad imprimere maggior rotazione al pallone quando si calcia. Risulta utile soprattutto per i cross a
girare verso l’area di rigore o per i calci di punizione dal limite. Per ottenere risultati apprezzabili, e' richiesta, naturalmente, la capacita' di colpire il pallone nel modo e nel punto giusto.
Drive Zone: è quella accanto alla
zona di allacciatura e serve a dare maggior propulsione ai lanci lunghi. Le
nervature di questa zona, infatti, sono piu’ spesse rispetto alle altre ed
hanno maggior capacita’di assorbimento e rilascio dell' energia. Per un suo corretto utilizzo, e' richiesta ,ovviamente, una buona dose di sensibilita' col pallone, altrimenti si rischia di eseguire lanci troppo lunghi.
Pass Zone: è quella in
corrispondenza dell’interno piede ed è realizzata in memory foam (lo stesso
materiale utilizzato per la realizzazione dei moderni materassi ortopedici).Questa zona agisce da cuscinetto in occasione dei passaggi di
piatto, rendendoli meno potenti ma piu’ precisi. La Pass Zone, a mio avviso, risulta
utilissima anche per il controllo di palla al volo.
First Touch Zone: è quella sull’avampiede
ed è la piu’ larga di tutte. Sostanzialmente, serve ad ammortizzare e creare
grip col pallone in fase di controllo. Questa zona,
a mio avviso, puo' risultare parecchio utile anche nell'esecuzione dei dribbling negli spazi stretti.
Si tratta, quindi, di 5 aree una piu' utile dell'altra, che rendono queste scarpe qualcosa di veramente eccezionale, soprattutto dal punto di vista del controllo di palla al volo. Come appena spiegato sopra, infatti, oltre alla First Touch Zone, anche la Dribble Zone e la Pass Zone in memory foam danno un contributo in questo senso. Aspetto da non trascurare, inoltre, e' che le 5 aree letali aumentano il livello di protezione della tomaia: in caso di pestone da parte di un avversario, esse agiscono quasi da cuscinetti protettivi (soprattutto la Drive Zone, che e' quella con lo spessore maggiore).
Suola. Contrariamente a quanto
avvenuto con la tomaia, totalmente rivoluzionaria, per la progettazione della suola delle nuove
Predator LZ, l'Adidas ha preferito basarsi su un progetto pre-esistente ma di grande successo, ovvero la suola delle F50 adiZero miCoach: quella delle Predator LZ, infatti, e' una suola in TPU, con struttura SprintFrame e tacchetti
triangolari Traxion 2.0, la stessa, appunto, delle F50 miCoach (con l'unica differenza del copri-tallone esterno che e' stato rimosso). Una suola, questa, che in termini di trazione e stabilita’ e’ con ogni probabilita’ la migliore in assoluto. Appena si mette
piede in campo e si esegue uno scatto frontale, con tanto di “frenate e
sterzate”, si notera’ infatti come il grip col terreno sia davvero a livelli
altissimi. La configurazione dei tacchetti, inoltre, e’ semplicemente perfetta:
la pressione esercitata su di essi, infatti, viene dispersa benissimo, rendendo
la loro presenza quasi impercettibile. Non bisogna dimenticare, infine, la speciale cavita’ interna per alloggiare il miCoach, il rivoluzionario sensore che
permette di registrare tutti i dati piu’ importanti delle proprie
performance in campo (velocita' massima, velocita' media, distanza percorsa, sprint effettuati e non solo). Tali dati, possono poi essere visualizzati su PC, Mac, Iphone o tablet tramite connessione
wireless.
Calzata /vestibilita’. Le Adidas Predator Lethal Zones sono scarpe caratterizzate da un elevato livello di aderenza col piede, soprattutto nella parte anteriore. I giocatori con i piedi dalla pianta medio/larga (ovvero quelli con l’avampiede abbastanza ampio) potrebbero avvertire come eccessivo, questo livello di aderenza piede-scarpa. Per loro, pertanto, sarebbe consigliabile optare per mezza taglia più grande (2/3). Per tutti gli altri, invece, la propria misura standard va benissimo.
Considerazioni finali. Dopo averne esaminato tutti gli aspetti principali, diciamo che le Adidas Predator Lethal Zones sono scarpe da calcio semplicemente straordinarie. I 220 Euro di prezzo di listino, appaiono, quindi, piu’ che giustificati. Le 5 aree letali, infatti, utilizzate opportunamente (ovvero con le giuste abilita' tecniche), risultano efficaci in diverse situazioni di gioco. Esse, tra l'altro, aumentano, in qualche misura, anche il livello di protezione della tomaia. In termini di tipo di giocatore a cui si adattano maggiormente, le Predator Lethal Zones, a mio avviso, sono da considerarsi scarpe universali, adatte cioe’ ai giocatori di qualsiasi ruolo in campo (portiere incluso). Probabilmente, pero’, coloro che potranno apprezzare, piu’ degli altri, i benefici apportati da questi scarpini, sono i centrocampisti centrali. Come spiegato sopra, infatti, le Lethal Zones danno un contributo significativo soprattutto quando si e' alle prese con un controllo di palla al volo, l’ideale per quei giocatori che (come i centrocampisti centrali, per l’appunto) si trovano tra i piedi decine di palle “rimbalzanti” da trasformare subito in passaggi precisi o assist vincenti.
SI RINGRAZIA LA DIGITAL PR PER LA GENTILE FORNITURA DELLE ADIDAS PREDATOR LZ
In sintesi
ADIDAS PREDATOR LZ
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