Tomaia. Come anticipato in premessa, le Puma evoPower 1.2 sono disponibili in due versioni: una con tomaia in pelle di vitello e una con tomaia in microfibra adapLite. Da un punto di vista prettamente tecnico, l'unica differenza sostanziale tra le due versioni (oltre al materiale) risiede nel fatto che, mentre la versione in pelle di vitello non presenta alcuna imbottitura "artificiale" nella tomaia, la versione in microfibra adapLite include al suo interno, dei morbidi cuscinetti in schiuma sintetica AccuFoam, il cui scopo è quello di ottimizzare il contatto col pallone in occasione dei tiri di potenza, in modo da rendere più lineari le loro traiettorie. Tali cuscinetti erano presenti anche nel vecchio modello evoPower, ma nelle evoPower 1.2 appaiono di spessore decisamente inferiore: di contro, però, essi sono stati inseriti anche nella linguetta di allacciatura e nella parte laterale della scarpa, occupando, quindi, una superficie di tomaia molto più ampia. Un'altra caratteristica presente unicamente nella versione con tomaia in microfibra adapLite è la cosiddetta everFit Cage, che consiste in una "gabbia" di materiale plastico ultraleggero: tale elemento serve a dare maggiore consistenza alla parte centrale della tomaia, per via del suo spessore molto ridotto. Una tecnologia che è presente, invece, su entrambi i modelli di evoPower 1.2 e che rappresenta una novità assoluta è la GripTex, la quale consiste in 5 piccole sezioni dalla superficie leggermente ruvida, che si distribuiscono dalla zona alta della scarpa fino alla punta: come suggerisce il nome stesso (GripTex), lo scopo di queste sezioni ruvide è quello di migliorare il grip col pallone in fase di controllo. Da notare, infine, come entrambe le versioni presentino un'allacciatura molto decentrata, che crea una superficie di battuta ampissima, simile a quella delle famose Nike Total Laser V: una caratteristica, questa, che permette di calciare con piu' precisione e che risulta, quindi, molto utile a tutti quei calciatori che eseguono, spesso, tiri dalla distanza. Per chi fosse indeciso tra la versione in pelle di vitello e quella in microfibra adapLite, diciamo che, le prime garantiscono una miglior sensibilità nel contatto col pallone ed un maggior livello di comfort, mentre le seconde garantiscono una miglior precisione nel tiro, un maggior livello di aderenza col piede e una maggior durabilità.
Suola. La suola proposta da Puma sulle evoPower 1.2 è l'unica parte della scarpa che non presenta alcuna novità: si tratta, infatti, della stessa suola in Pebax già adottata sulle vecchie evoPower, con configurazione di tacchetti mista (4 tacchetti lamellari sul retro e 7 sul davanti, di cui 4 circolari). Tale configurazione offre un mix perfetto di trazione, stabilità e maneggevolezza. Come già spiegato in occasione dell'articolo delle prime evoPower, l'aspetto veramente particolare di questa suola è la presenza della cosiddetta G.S.F. (Gradual Stability Frame), che è una sorta di spina dorsale che permette alla suola di piegarsi con molta più facilità, sia verso l'alto che verso il basso. Questa maggior flessibilità della suola è stata voluta perché gli studi condotti da Puma hanno dimostrato che calciare a piedi nudi aiuta a generare maggior potenza di tiro, in quanto la naturale flessibilità del piede non viene limitata e si ha il massimo trasferimento di potenza sulla palla. E ciò che fa la suola delle Puma evoPower 1.2 è proprio questo: garantire al piede un livello di flessibilità che sia quanto più simile possibile a quella di cui gode quando si calcia a piedi nudi. Come molti calciatori stessi hanno affermato, comunque, non si è in grado di stabilire se la potenza sia effettivamente maggiore o no, ma di certo si ha più fluidità nei movimenti e si riesce a calciare di potenza con molta più facilità. 
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