adidas nitrocharge 1.0
 
scarpe calcio adidas nitrocharge 1.0

Nitrocharge 1.0 

scarpe scarpini calcio adidas nitorcharge 1.0

Premessa. Lanciate con lo slogan "Progettate per infiammare il gioco", le Nitrocharge 1.0 sono le scarpe da calcio che Adidas ha pensato e progettato per una categoria di giocatori ben specifica: i cosiddetti The Engine (il motore), ovvero quelli che corrono più degli altri, recuperano più palloni e che sono dotati di un’inesauribile energia dal primo all’ultimo minuto del match. Per identificare questa tipologia di giocatore, Adidas ha lavorato dietro le quinte per ben 2 anni ed ha, addirittura, instaurato una partnership con il leader mondiale nella fornitura ed analisi di dati sportivi, l’Opta, la quale ha confermato l’esistenza di questa tipologia di giocatore (The Engine, per l’appunto) ed ha persino sviluppato un algoritmo per valutarne le performance da un punto di vista matematico. Alcuni dei giocatori ritenuti essere della specie The Engine sono Dani Alves (Barcellona), Daniele De Rossi (Roma), Ezequiel Lavezzi (Paris Saint Germain) e Javi Martinez (Bayern Monaco). L’analisi approfondita delle performance e delle caratteristiche di gioco di questi calciatori, ha permesso all'Adidas di giungere alla realizzazione delle Nitrocharge 1.0

Tomaia. La tomaia delle Nitrocharge 1.0 rappresenta, senza ombra di dubbio, una delle componenti più interessanti di questi nuovi scarpini da calcio Adidas: è realizzata, infatti, in pelle sintetica Hybridtouch nella parte anteriore, e in mesh (ovvero in tessuto sintetico con struttura a rete) nella parte posteriore. La presenza dell’Hybridtouch nella parte anteriore della tomaia garantisce alla scarpa un buon livello di sensibilità nel contatto col pallone: l’Hybridtouch, infatti, già utilizzato anche sulle Predator LZ, è la pelle sintetica Adidas che più si avvicina alle performance della vera pelle naturale. La presenza del mesh nella parte posteriore della tomaia, invece, fornisce, fondamentalmente, due vantaggi: da un alto aumenta il livello di traspirabilità della tomaia (il mesh, infatti, è un materiale con maggiori capacità di traspirazione rispetto alla pelle sintetica), dall’altro permette di ridurre, in qualche misura, il peso complessivo dello scarpino, che non va, infatti, oltre i 238 grammi, pur essendo molto robusto. 

E’ interessante notare, inoltre, come nella parte posteriore, tale tessuto mesh presenti 5 cuscinetti imbottititi, utilissimi per aumentare il livello di protezione del tendine d'Achille, che è, senza dubbio, una delle parti del piede maggiormente esposte al rischio di lesione. Tali cuscinetti protettivi sono stati inseriti anche sulla parte anteriore della tomaia, che come già detto, è realizzata in pelle sintetica Hybridtouch. Appare ovvio, quindi, che si tratta di una scarpa da calcio particolarmente protettiva, ottima, per l’appunto, per tutti quei giocatori che possano definirsi appartenenti alla specie The Engine. Ma oltre a ciò, la tomaia delle Nitrocharge 1.0, presenta anche un’innovazione tecnologica piuttosto interessante: la cosiddetta Energysling. Sostanzialmente, si tratta di una speciale fascia in gomma, collocata trasversalmente nella parte anteriore della tomaia: grazie alla presenza di questa fascia, il piede, in occasione di un cambio di direzione, non solo gode di un maggior supporto ma usufruisce pure di un leggero ritorno di energia (da cui, appunto, il nome Energysling). Tale fascia, infatti, risulta dotata di un leggero grado di elasticità, per cui, in occasione di una sollecitazione laterale, riesce a generare un susseguente, quanto leggerissimo “effetto rimbalzo” in direzione del movimento. L’Energysling, risulta utile, in qualche misura, anche come elemento di controllo, non solo perché presenta una superficie ruvida, ma anche perché, essendo in materiale gommoso, ha una discreta capacità di assorbimento degli urti: in fase di controllo, permette, quindi, di attutire lievemente l’impatto col pallone e di ridurre il rischio di strani rimbalzi. Sempre per ciò che concerne la tomaia, è interessante notare come le 3 bande oblique che compongono il logo Adidas ai lati della scarpa, presentano una superficie ruvida, grazie alla presenza di tanti micro rilievi: questo piccolo accorgimento tecnico, per quanto irrilevante possa sembrare, risulta, invece, piuttosto utile poiché aiuta a migliorare il grip col pallone quando si esegue un controllo con l’interno o l’esterno piede.

Suola. La suola delle Adidas Nitrocharge 1.0 è praticamente la stessa delle Predator LZ e delle Adidas F50 adiZero (la cosiddetta SprintFrame, con configurazione di tacchetti Traxion 2.0).  Si tratta, quindi, di una suola realizzata interamente in TPU, con 10 tacchetti triangolari + 1 romboidale nella parte anteriore/centrale ad agire da perno. Rispetto alla suola SprintFrame delle Predator LZ e delle F50 adiZero, nelle Nitrocharge 1.0 è stata, però, apportata una novità piuttosto interessante: la cosiddetta Energypulse. Sostanzialmente, tale tecnologia, consiste in delle speciali bande plastiche “a zig zag”, collocate nella parte anteriore della suola. Tali bande plastiche, in fase di corsa, producono un ritorno elastico simile a quello che caratterizza le suole in fibra di vetro o carbonio. Per comprendere meglio il concetto di ritorno elastico, basta prendere in mano una scarpa da calcio con suola tradizionale in TPU e una Nitrocharge, e piegarle, entrambe, all’in su’: rilasciandole, si noterà come la suola della Nitrocharge ritorni nella sua posizione d’origine molto più rapidamente, quasi di scatto. In campo, tutto ciò si traduce in una migliore spinta contro il terreno, proprio perché, la suola, essendo caratterizzata da un maggior ritorno elastico, crea una sorta di "effetto molla" ai piedi. Di contro, però, tale innovazione rende la parte anteriore della suola inevitabilmente più rigida: prima di poter sentire le Nitrocharge 1.0 in completa sintonia coi propri piedi, sono quindi necessarie alcune sessioni di allenamento e/o partite. Per tutto il resto, le prestazioni in campo garantite dalla suola delle Nitrocharge 1.0 sono praticamente identiche a quelle delle Predator LZ e delle F50 adiZero: si registra, infatti, un eccellente livello di trazione, un’ottima dispersione della pressione esercitata dal piede contro i tacchetti e una discreta capacità di rotazione nel terreno (o manovrabilità, che dir si voglia). Da ricordare, infine, come la suola delle Nitrocharge 1.0, esattamente come tutti i modelli di scarpe da calcio Adidas prodotte dal 2012 a oggi, presentino l’alloggiamento per il miCoach, lo speciale sensore ideato da Adidas per permettere al calciatore di rilevare e registrare tutti i parametri più importanti delle sue performance in campo. Il miCoach è acquistabile separatamente oppure in bundle, ovvero col pacchetto completo scarpe + miCoach.

Calzata. Dal punto di vista della vestibilità, le Nitrocharge 1.0 sono scarpe piuttosto particolari: nella parte posteriore, infatti, per via della presenza del mesh, la scarpa calza in maniera abbastanza simile a quella di una scarpa da ginnastica, ben stretta al piede, ma non troppo. La parte anteriore, invece, ha più o meno la stessa calzata di una Predator LZ o di una F50 adiZero, ovvero e' molto piu' aderente. Cio' dipende anche dalla presenza della Energysling, la speciale banda elastica collocata trasversalmente nella parte anteriore della tomaia: come chiaramente visibile dalla foto grande in alto, infatti, gli ultimi 2 passanti inferiori della zona di allacciatura sono attraversati proprio dalla Energysling. Ciò significa che non appena stringiamo i lacci e completiamo il nodo, avviene un ulteriore “stringimento” anche nella parte anteriore della scarpa, giusto in corrispondenza della Energysling. In termini di taglia, diciamo che, per coloro che sono dotati di piedi abbastanza snelli, la taglia standard va benissimo. Coloro che sono dotati di piedi a pianta medio-larga, invece, farebbero sicuramente meglio ad optare per mezza misura più grande.

Considerazioni finali.  Le Adidas Nitrocharge 1.0 sono scarpe da calcio che garantiscono un mix, perfettamente bilanciato, di protezione, trazione e leggerezza: si tratta, infatti, di scarpe molto protettive, discretamente leggere (238 grammi) e eccellenti in termini di trazione. Sebbene l'Adidas le abbia progettate per una categoria di giocatori ben specifica (i cosiddetti The Engine, che generalmente sono centrocampisti), le Adidas Nitrocharge 1.0, sono, in realta', scarpe che vanno benissimo anche per tante altre tipologie di giocatori. Qualitativamente sono ineccepibili. L’unico lato negativo è da ricercare, probabilmente, nella difficoltà che si ha nel pulire la parte posteriore della tomaia (ovvero quella realizzata in mesh): questa tende a sporcarsi e a raccogliere detriti con estrema facilità e per pulirla é necessario strofinare più volte e con molta energia. Chi ama le Nitrocharge 1.0 e le vuole sempre perfettamente pulite, sappia, quindi, che dovra' spendere un po' piu' tempo del normale per le operazioni di pulizia.

Scritto il: 10 Luglio 2013
da Francesco Patane'
© RIPRODUZIONE VIETATA

 In sintesi

ADIDAS NITROCHARGE 1.0 

caratteristiche tecniche: allacciatura asimmetrica, suola in TPU, tacchetti triangolari + 1 romboidale, tomaia in pelle sintetica Hybridtouch + mesh, peso 238 grammi
indossata soprattutto da: centrocampisti centrali
note particolari: la scarpa é dotata di due speciali tecnologie (l'Energypulse e l'Energysling), che migliorano, rispettivamente, la reattivita' della suola in fase di scatto e il supporto del piede

valutazione utenti  

Le versioni economiche:
NITROCHARGE 2.0 e NITROCHARGE 3.0

Le Nitrocharge 2.0 rappresentano la versione economica top della gamma Nitrocharge. Facendo un confronto col modello professionale (ovvero le Nitrocharge 1.0), le differenze più importanti riguardano il copri-tallone esterno (che appare, infatti, solo come elemento stampato) e la parte anteriore della tomaia, la quale, anziché in Hybridtouch, e' realizzata in pelle sintetica normale (la parte posteriore, invece, é in mesh, esattamente come nelle Nitrocharge 1.0). A cambiare, inoltre, è anche la cosiddetta Energypulse, cioé le speciali bande plastiche presenti nella parte anteriore della suola: mentre nelle Nitrocharge 1.0 tali bande hanno una vera funzionalità (che è quella di migliorare il ritorno elastico della suola), nelle Nitrocharge 2.0 tali bande hanno una pura funzione estetica (non producono, pertanto, alcun effetto o miglioramento). Per tutto il resto le due versioni sono praticamente identiche, anche nella calzata. Si tratta, quindi, di scarpe da calcio che, seppur con delle differenze col modello professionale, rimangono comunque  di alta qualità e possono tranquillamente essere utilizzate anche per giocare a livello semi-professionistico. Peso: 283 grammi



 

Le Nitrocharge 3.0 rappresentano la versione economica base della gamma Nitrocharge, e non hanno praticamente nessuno degli elementi tecnologici che caratterizzano le Nitrocharge 1.0, ad eccezione della fascia elastica Energysling nella parte anteriore della tomaia. Sono sprovviste, inoltre, anche di cuscinetti imbottiti sul retro (quelli in corrispondenza del tendine d’Achille) ed hanno una suola completamente diversa, con tacchetti lamellari anziché triangolari. Si tratta, quindi, di scarpe da calcio che, seppur di buona qualità, non sono di certo robuste e performanti quanto una Nitrocharge 1.0 e che sono idonee, di conseguenza, solo per giocare a livello agonistico e/o amatoriale. Peso: 255 grammi


 

scarpe da calcio adidas nitrocharge
Protected by Copyscape Online Plagiarism Tool
Copyright©Scarpe-da-calcio.com
La riproduzione, anche parziale, del contenuto di queste pagine, è vietata

sito